Proseguono anche nel 2019 le agevolazioni per le imprese del Sud Italia che intendono investire in beni strumentali. Le regioni a cui si rivolge il Credito d’Imposta per Investimenti nel Mezzogiorno, chiamato anche Bonus Investimenti Sud, sono Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. In Abruzzo e Molise è necessario rientrare in alcuni parametri per poter beneficiare di tali agevolazioni. Tra i beni strumentali sono inseriti anche gli impianti fotovoltaici.
Il Bonus Investimenti Sud è entrato in vigore il 1° marzo del 2017 e le imprese potranno approfittarne fino al 31 dicembre 2019. La normativa non ha efficacia retroattiva ed è pertanto applicabile soltanto per le acquisizioni di beni strumentali a partire dal marzo del 2017, con le regolamentazioni previste nel Testo Unico delle Imposte sui Redditi.
Il Bonus Investimenti Sud prevede un’aliquota agevolata riconosciuta pari al 45% nel caso di piccole imprese, del 35% per le medie e del 25% per quelle di grandi dimensioni. Questo credito d’imposta deve essere spendibile nello stesso anno.
La legge n°18 promulgata il 27 febbraio 2017 apporta alcune modifiche alle normative precedenti (Legge n° 208 del 28 dicembre 2015 e Decreto-Legge n° 243 del 29 dicembre 2016): in particolare, al Comma 101 si afferma che il credito d’imposta è proporzionato al costo complessivo dei beni strumentali acquistati. Viene inoltre definito il limite massimo di credito d’imposta di cui possono beneficiare le varie imprese: nello specifico, 3 milioni di euro per le piccole, 10 milioni di euro per le medie e, infine, 15 milioni di euro per le grandi.
Il primo passo da effettuare per poter beneficiare di queste agevolazioni è recarsi sul portale della Agenzia delle Entrate, presso il quale si potrà fare la richiesta, indicando le singole caratteristiche del progetto. Dopo un’accurata analisi e valutazione da parte dell’agenzia delle entrate, in caso di esito positivo, verrà inviata un’autorizzazione dove sarà indicato il credito d’imposta riconosciuto e di cui si potrà, quindi, beneficiare.
Il credito d’imposta può essere impiegato in seguito alla presentazione del modello F24, che deve avvenire almeno cinque giorni dopo la comunicazione in cui si attesta che è stato riconosciuto il credito stesso.
Quali aspetti riguardano le agevolazioni?
Come affermato in precedenza, l’Agenzia delle Entrate include gli impianti ed i sistemi fotovoltaici come beni strumentali. Investire nel fotovoltaico, quindi, si può rivelare un’ottima scelta sul lungo periodo, ma anche un punto a favore dell’impresa nel breve periodo, che può beneficiare delle agevolazioni previste dalle leggi in vigore.
Il credito d’imposta, come previsto dalla Legge n°208 del 28 dicembre 2015 e dalle sue successive modifiche, poteva essere cumulato con il cosiddetto super ammortamento per le imprese nel 2018 (ad oggi il superammortamento non è più applicabile).
Al fine di ricapitolare i paragrafi precedenti ecco una semplice tabella che può aiutare a chiarire le varie aliquote agevolative che possono essere riconosciute e i limiti della quota relativa al costo complessivo stabilita per ciascun progetto di investimento.
Aliquota Agevolata Riconosciuta | Limite massimo della quota di costo complessivo prevista per ciascun progetto di investimento | |
Piccole Imprese | 45% | 3 milioni di euro |
Medie Imprese | 35% | 10 milioni di euro |
Grandi Imprese | 25% | 15 milioni di euro |
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